Mondo Calcistico
3 nov 20202 min
Ormai la difesa a 3 in fase di costruzione è sempre più utilizzata dagli allenatori.
Mancini decise di utilizzarla nella Nazionale italiana bloccando un difensore esterno (solitamente Florenzi) e lasciando il difensore esterno opposto molto più libero e avanzato.
A centrocampo ci sono due palleggiatori e uno più libero di svariare. Solitamente Jorginho e Verratti i palleggiatori e Barella che sale un po' di più.
Andrea Pirlo, nella sua tesi per diventare allenatore professionista, ha parlato di come volesse usare la difesa a 3 bloccando un difensore esterno. Davanti a loro due centrocampisti.
Di Francesco ha deciso di cambiare modulo nel suo Cagliari passando all'1-4-2-3-1. Ma anche lui, in fase di costruzione, è passato alla difesa a 3 bloccando Lykogiannis, davanti alla difesa sempre i due centrocampisti (Rog e Marin).
Nella partita contro il Napoli, De Zerbi ha fatto la stessa cosa passando alla difesa a 3 e mettendo due centrocampisti davanti a loro (Lopez e Locatelli).
É una costruzione che verrà utilizzata più spesso anche da altri allenatori?
Andiamo ad analizzarla:
MANCINI:
Ecco la difesa a 3 di Mancini in fase di costruzione: Florenzi e Acerbi i difensori laterali e Bonucci al centro. Jorginho e Verratti pronti a palleggiare a centrocampo.
PIRLO:
Bonucci protagonista anche qui della difesa a 3 con lui centrale e Danilo (difensore esterno bloccato) e Demiral ai suoi lati. A centrocampo i due palleggiatori Arthur e Bentancur.
DI FRANCESCO:
Lykogiannis bloccato, Godin al centro e Walukiewicz al suo lato. Rog e Marin davanti a loro pronti a ricevere palla.
DE ZERBI:
Chiriches al centro, Ferrari e Ayhan ai suoi lati. Lopez e Locatelli davanti a loro.
Con questo modo di costruire ci sono 5 giocatori che partono da dietro e, di conseguenza, altri 5 che sono in zone più offensive.