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  • Immagine del redattoreMondo Calcistico

É più facile che Insigne sbagli una partita che uno stop


La tecnica e la coordinazione di Lorenzo Insigne è un qualcosa di formidabile. Il capitano del Napoli riesce a controllare anche palloni complicati e molto spesso, sia con Sarri, sia con Ancelotti e sia con Gattuso viene chiamato in causa con dei cambi di gioco. Palloni che Insigne, ovviamente, deve controllare e che riesce a fare.


A volte capita che Insigne controlli il pallone con il piede dopo un controllo con il petto.

Il fatto che Insigne riesca a controllare il pallone e a guardare il campo è indice di tante buone cose. Ad iniziare dai suoi mezzi tecnici che gli permettono di mandare il pallone proprio dove vuole lui. Ma anche il fatto che voglia guardare il campo prima di decidere cosa fare è sintomo di una buona propensione nella visione di gioco.


Con la Nazionale italiana, Insigne ha fatto vedere un altro bellissimo controllo, questa volta con l'esterno.

Il controllo con l'esterno è particolare. A differenza dell'interno piede, l'esterno è una parte del corpo che viene utilizzato meno in queste circostanze. Molti calciatori preferiscono controllare il pallone con l'interno anche a causa della sensibilità maggiore riscontrata con l'interno a differenza dell'esterno. Altri calciatori, più bravi tecnicamente e a livello coordinativo, preferiscono addirittura controllare il pallone con il piede debole piuttosto che utilizzare l'esterno.

L'esterno del piede, ovviamente, può portare dei benefici anche se non sempre gli si dà il giusto valore.


Insigne è molto bravo nei controlli a seguire, e molto spesso riesce ad eludere la marcatura avversaria con un semplice tocco del pallone.

Come in questo caso in cui Insigne va prima verso la palla e poi, con un semplice controllo, riesce a sorpassare il difendente che cerca di prendere, invano, il pallone. Questo può essere considerato come un dribbling, eppure non lo ha puntato, non ha fatto chissà quale gioco con i piedi, ha semplicemente fatto una finta e controllato bene il pallone.

Altre volte, invece, Insigne preferisce portare il pallone sul suo piede forte (il destro) per poter tirare in porta o anche crossare al centro (o sul secondo palo).

In questo caso abbiamo un difendente che lo rincorre e Insigne, invece di continuare la corsa sull'esterno, preferisce controllare il pallone proprio nella direzione del difendente che verrà preso in controtempo.

In altre situazioni Insigne preferisce non cercare il confronto sulla velocità contro il difendente avversario ma preferisce semplicemente lasciare il pallone sui suoi piedi.

In questo caso, ad esempio, Insigne controlla il pallone con l'esterno per poter tornare indietro senza ingaggiare un duello sulla velocità con il difendente avversario. É vero, è una mossa che inizialmente porta il difendente a tornare in posizione, ma in certe situazioni può far rifiatare la squadra (o sè stesso), può far continuare il possesso, può far creare gioco. Insomma, non tutti sono Mbappé.


Fino ad ora abbiamo visto la tecnica di Insigne che gli permette di fare questi controlli. Concentriamoci, però, sulla coordinazione (molto sottovalutata).

Avendo un baricentro basso, Insigne ha una buona coordinazione che lo aiuta a svolgere al meglio i suoi gesti tecnici.


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