Mondo Calcistico
Come si ferma il Sassuolo di De Zerbi?
De Zerbi è in costante aggiornamento e in ogni partita gli avversari devono trovare nuove soluzioni. Gotti, l'allenatore dell'Udinese, ha trovato delle soluzioni che hanno costretto il Sassuolo a dover tirare poco (3 volte nel primo tempo e 1 volta nel secondo tempo, 2 di questi fatti da Ferrari, un difensore centrale).
Nella partita contro l'Udinese De Zerbi ha cambiato qualcosa, ad iniziare dal modulo in fase di costruzione:

Marlon al centro, Ferrari e Ayhan ai suoi lati. Locatelli davanti a lui (in modo da formare un rombo) e Lopez più libero di svariare. Nel frattempo Rogerio e Berardi danno ampiezza mentre Traoré e Boga si comportano da trequartisti laterali a supporto di Caputo, unica punta.
In fase difensiva, tuttavia, non è cambiato nulla con il Sassuolo che difende con l'1-4-4-2:

Boga e Berardi tornano sulle fasce, Traoré fa da trequartista o seconda punta mentre Ayhan fa da difensore esterno a destra ritornando alla difesa a 4.
L'Udinese, giocando con due punte (Okaka e Pussetto) era in inferiorità numerica contro i 3 difensori del Sassuolo (Ayhan, Marlon e Ferrari). Di conseguenza, per fare pressing, avrebbe dovuto alzare una delle due mezzali (de Paul o Pereyra) che sarebbe andata dal difensore laterale del Sassuolo (in questo caso Pereyra su Ayhan).

Tuttavia Gotti ha deciso di far rimanere compatti i propri calciatori nella propria metà campo, assecondando anche un punto di forza del Sassuolo. La squadra neroverde, infatti, è la squadra che, in Serie A, ha il possesso palla più alto nella propria metà campo con più di 17 minuti, di media a partita (dato registrato al 15/11/2020 ma, probabilmente, sarà un dato che vedremo anche a fine campionato).
A De Zerbi, infatti, piace partire da dietro cercando di attirare l'avversario che va in pressione per poi verticalizzare sui propri attaccanti.
Come abbiamo visto nell'ultima foto, l'Udinese non solo non va a pressare i difensori del Sassuolo, ma chiude anche le linee di passaggio per i centrocampisti (Pereyra su Traoré e Arslan su Lopez).
I difensori del Sassuolo cercavano di attirare gli attaccanti del Sassuolo conducendo palla e avanzando palla al piede, ma l'obbiettivo degli attaccanti era quello di cercare di impedire a Locatelli di poter ricevere il pallone e di poterlo scaricare in avanti.

Quando Locatelli riusciva a ricevere palla eludendo la marcatura dei due attaccanti dell'Udinese, il Sassuolo riusciva a creare qualcosa:

Come in questo caso in cui Pussetto non chiude né su Locatelli e né su Berardi e, in questo modo, Locatelli può scaricare palla a Berardi che può tentare l'1vs1 con Zeegelaar.
Ma torniamo al discorso dei centrocampisti e dei trequartisti del Sassuolo che non riescono a ricevere il pallone.

Boga arretra tantissimo e riesce a girarsi puntando de Paul. Tuttavia il Sassuolo è in inferiorità numerica e non può creare una buona azione da gioco. Non solo Arslan e Pussetto impediscono a Traoré e Locatelli di ricevere palla, ma c'è Becao che si trova nella posizione ottimale per aiutare tutti: - Aiutare de Paul in caso di dribbling di Boga - Aiutare Arslan qualora Traoré dovesse andare alle spalle di de Paul - Aiutare Larsen qualora Rogerio dovesse puntarlo
Tuttavia la soluzione Ferrari, per Boga, potrebbe essere la migliore per rivalutare una nuova azione.
Stessa questione qui:

Perché Ayhan dovrebbe passare la palla a Berardi se è completamente solo e senza aiuto?
In questo caso Samir non solo può aiutare Zeegelaar ma anche il centrocampo qualora Traoré dovesse scavalcarli.

E l'aiuto dei difensori laterali dell'Udinese è fondamentale anche in parti del campo meno vicine alla propria area di rigore. In questo caso Becao va ad attaccare Boga.
Da notare come Ferrari chiami a Traoré il passaggio per Boga.
Una questione in cui il Sassuolo ha avuto difficoltà contro l'Udinese riguarda anche le seconde palle:

Becao colpisce di testa ed è Arslan, libero e pronto, ad impossessarsi del pallone con Traoré e Rogerio molto distanti dal gioco.