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Milan: bisogna puntare su Pioli?

Prendo una dichiarazione di 8 anni fa di Pioli, quando l'attuale allenatore del Milan era ancora l'allenatore del Bologna: "A me piacerebbe, e sarebbe piaciuto anche dare più continuità al mio lavoro. Non credo che una stagione sia sufficiente per far assimilare tutte le tue idee di gioco, cultura ed atteggiamento. Sappiamo però come funziona il calcio in Italia, quanto sia difficile trovare questo ‘benedetto’ progetto, di cui si parla tanto, ma poi è quasi impossibile trovare."


Pioli, però, ha allenato quel Bologna per 2 anni e mezzo. Nella Lazio e nell'Inter non riesce a concludere la propria stagione (nel caso della Lazio la seconda stagione). Stessa sorte laziale è successa con la Fiorentina dove al suo secondo anno dà le dimissioni.


Arrivato al Milan è subito riuscito a cambiare la squadra dando un gioco e la giusta mentalità. Ci sono calciatori che sono letteralmente cambiati in bene, ci sono calciatori che hanno continuato a rendere bene (che non è una cosa banale).


Il mercato del Milan ha dimostrato che l'intenzione della società è quella di tenere una squadra giovane ma allo stesso tempo competitiva. Dare tanti soldi ad uno come Ibrahimovic e affiancarlo a calciatori giovani o a calciatori più pronti fa intravedere quell'obbiettivo. Ora la situazione è estremamente positiva. La squadra ottiene buonissimi risultati, è prima in classifica e c'è tanto entusiasmo. Ma quando ci sarà un calo negativo cosa succederà? Diciamo che lì si vedrà la mentalità e la maturità di tutto l'ambiente. Sì, perché è facile sorridere quando si vince, un po' meno quando si perde. La giusta maturità deve essere assimilata da tutto l'ambiente, non può essere l'allenatore isolato e unica "vittima" come spesso accade.


Pioli, quindi, riuscirà a convincere la dirigenza a raggiungere il suo obbiettivo? Quello del trovare il giusto progetto e a dare la giusta continuità al suo lavoro?

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