La difesa a 3 con il portiere
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  • Immagine del redattoreMondo Calcistico

La difesa a 3 con il portiere


Alcuni video di Reimann, portiere del Magdeburg, sono diventati abbastanza virali per una particolarità.


Il portiere saliva tantissimo in fase di costruzione dell'azione diventando una sorta di "libero", una sorta di difensore centrale della difesa a 3. L'allenatore in questione è Christian Titz, allenatore conosciuto soprattutto per aver allenato l'Amburgo. Lo stesso allenatore è ritornato in bella vista non solo per i video del portiere che lascia incustodita la proprio porta ma anche per i risultati che sta portando. Alla 31° giornata (su 38), infatti, il Magdeburg è 1° in classifica a +9 dalla seconda. In tanti hanno detto la propria su questa estremizzazione del portiere che sale tantissimo in fase di costruzione dell'azione. Ecco tante questioni da conoscere assolutamente!

Capiamoci subito: Cosa fa il portiere?

Questo non è un finale di partita in cui la squadra deve cercare di segnare a tutti i costi. Questo è l'inizio della partita tra il Magdeburg e la seconda squadra del Borussia Dortmund. Reimann sale, palla al piede, e gli avversari desistono dall'andare a pressare.


Partiamo dall'aspetto principale che serve tantissimo ai due difensori centrali: il sostegno. Reimann, infatti, garantisce sempre e comunque una soluzione di passaggio:

Qualora ci dovesse essere una pressione sul portatore di palla, ecco che Reimann risulterebbe un passaggio facile e sicuro per chi ha il pallone.

Infatti quando un avversario ha appena accennato una leggera pressione, ecco il passaggio al portiere:

E questo, ovviamente, può essere fatto in situazioni in cui il portatore di palla è ancor più in difficoltà:

In questa situazione, solitamente un calciatore che ha la palla cerca di evitare rischi. A prescindere da Reimann e il Magdeburg, tanti difensori decidono di fare questo retropassaggio. La particolarità legata a Reimann è, ovviamente, la continua posizione alta e soprattutto il più centrale possibile.

Il portiere risulta essere una costante linea di passaggio sicura per non perdere il controllo del pallone:

Anche da questa situazione, ad esempio, c'è stata una ricerca del retropassaggio da praticamente centrocampo per il portiere.


Una situazione in cui gli avversari avevano trovato una situazione di superiorità numerica nel pressing. Una situazione, quindi, in cui il Magdeburg si trova in condizioni difficili per poter trasmettere il pallone.


Principalmente, però, sono i difensori a tenere maggiormente il pallone. Soprattutto se gli avversari non vanno a pressare.

Reimann, semplicemente, continua con i suoi compiti da sostegno in cui aiuta i due difensori per mantenere il possesso del pallone.

La domanda sorge spontanea: Perché non vanno a pressarli per recuperare il pallone e segnare a porta vuota?

Innanzitutto, se il portiere ha il controllo del pallone e arriva la pressione ecco che arriva subito il passaggio:

Una pressione solitaria non supportata dai compagni.


Quindi ecco che si può approfondire ancora di più:

Il problema di fondo risulta il fatto che mandando un calciatore sul portiere, ecco che si libera un calciatore.

In questa immagine, ad esempio, vediamo il calciatore evidenziato in giallo che lascia il centrocampista del Magdeburg per andare sul portiere. Il calciatore che si trova alla sua destra, invece, deve rimanere più o meno a metà strada tra il centrocampista e il difensore centrale del Magdeburg. La soluzione migliore risulta concedere il passaggio al difensore e non al centrocampista per non far tagliare due calciatori con un semplice passaggio.

Ed ecco che andare sul portiere impone il dover concedere qualcosa ad un calciatore del Magdeburg:

In questo caso l'attaccante del Borussia Dortmund II cerca di chiudere la linea tra portiere e difensore ma concede, inevitabilmente, la linea centrale.


Ma prima o poi questa palla la perderanno? Certo! Ed ecco cosa succede:

Il portiere è assolutamente allenato per ritornare in porta a velocità elevate. In questa immagine, ad esempio, non lo vediamo più alto ma direttamente dentro la propria area di rigore.

Una corsa particolare che deve essere allenata sia nel fiato, sia nella fatica delle gambe ma anche con la giusta postura del corpo e degli arti inferiori.

Allo stesso tempo i suoi compagni, però, devono assolutamente impedire eventuali tiri da lontano.

Questo, però, non deve essere visto solo come un qualcosa di negativo.


In caso di lanci lunghi, ad esempio, c'è da considerare il fatto che il portiere possa recuperare facilmente il pallone:

In questo caso vediamo un lancio lungo del Borussia Dortmund II che i difensori del Magdeburg riescono a neutralizzare.

Reimann, però, era già pronto ad uscire per recuperare il pallone.


Tutto questo, però, non deve portare a pensare che il Magdeburg voglia costantemente giocare il pallone corto, basso per fare mille passaggi.

Anzi, tutt'altro.


Il Magdeburg non si mette nessun tipo di problema nel lanciare lungo e alto:

E anche quando c'è da "costruire dal basso":

In questa situazione, addirittura, il Magdeburg poteva tranquillamente giocare corto perché il pressing avversario era proprio molle. Eppure c'è comunque stato un lancio lungo.


E questo si verifica ancora di più quando la squadra è in vantaggio e non ha intenzione di rischiare più del dovuto:

Anche in questa situazione Reimann poteva giocare corto per il compagno di fronte a lui, eppure c'è stato un lancio lungo per evitare eventuali rischi.

Quando ci sono delle pause, Titz prende spesso il proprio portiere e i difensori per dare dei consigli:

Un qualcosa su cui l'allenatore crede tanto.


Per come questo "portiere nella difesa a 3" è stato "venduto" da alcune persone si pensava ad un qualcosa di estremamente pericoloso e poco attuabile.


Eppure non è proprio così!

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