"Senza Barzagli e Chiellini..."
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  • Immagine del redattoreMondo Calcistico

"Senza Barzagli e Chiellini..."


Quanti concetti errati nati su Bonucci nel corso degli anni. Ma quante verità ci sono dietro queste frasi? Prima di far vedere le immagini cercherò di rispondere ad alcune questioni molto importanti e mi concentrerò principalmente su tre frasi.


1) "Bonucci può giocare solo nella difesa a 3". Quante volte avete sentito (o detto) questa frase? Un qualcosa che è nato semplicemente dalla sua esplosione avuta con Antonio Conte, nella Juventus, che decise di passare alla difesa a 3 mettendo la famosa BBC (o BBBC). Bonucci era l'interprete ideale da mettere al centro. Il problema è stato pensare che il difensore lo fosse solo "per la costruzione del gioco". Sia chiaro, Bonucci è fenomenale in quel fondamentale ma quello è solo uno dei motivi per il quale il difensore fosse perfetto al centro.


Ciò che non viene capito molto spesso dal tifoso è che il difensore, nel calcio chiamato "moderno" è cambiato. Non è cambiato il calciatore in sé, il ruolo o i compiti, ma è cambiato lo stesso calcio. Ad ora possiamo vedere altre tipologie di difensori e non solo quelli che si attaccano all'attaccante senza mai staccarsi di dosso (ed è anche la tipologia più vistosa, appariscente e apprezzata). Possiamo dividere il difensore centrale in due tipologie: 1) Il difensore aggressivo. É quel calciatore che sa andare in avanti, sull'uomo, che ha bisogno del contatto con l'avversario. Prevalentemente atletico e anche fisico oltre ad avere una "aggressività" fuori dal comune.

2) Il difensore tattico. É quel calciatore che non punta sulla "forza bruta" ma cerca di essere più intelligente a livello tattico (a volte anche per gestire le energie) ed è molto attento alle coperture e, soprattutto, ad aiutare i compagni di reparto.


Da queste descrizioni possiamo già capire come Bonucci rientri nella seconda categoria.

A meno di fasi difensive particolari (come quelle di Gasperini e Juric, oltre ai "nuovi" Tudor e Di Francesco con l'Hellas Verona), possiamo intravedere tantissime difese (sia a 3 che a 4) composte da un difensore aggressivo e un difensore tattico (due difensori aggressivi in caso di difesa a 3). Una lista di queste coppie/trio (prima il difensore aggressivo poi il tattico):

  • Chiellini e/o Barzagli con Bonucci

  • Tomori con Kjaer

  • Koulibaly con Albiol

  • Skriniar (e Bastoni) con de Vrij

  • Sergio Ramos con Varane

Non possiamo, quindi, paragonare Koulibaly e Albiol, per esempio, perché sono due tipologie di difensori diverse. E infatti quando abbiamo visto Koulibaly con Manolas non abbiamo visto la stessa efficacia vista con il difensore spagnolo perché entrambi avevano bisogno di un Albiol che facesse da "tattico" Di conseguenza, parlare di Bonucci che non sa giocare nella difesa a 4 è sbagliato (come poi ha dimostrato e infatti non sentite/dite più questa frase) semplicemente perché raramente un difensore tattico fa male in una difesa a 4. Anzi, un difensore aggressivo può avere difficoltà a seconda del modello di gioco e della fase difensiva della squadra. Semplicemente perché lasciando la propria posizione per poter andare in avanti sull'avversario si possono creare dei buchi. Un qualcosa che, ad esempio, si poteva vedere con Caldara quando passò al Milan. Il problema non riguardava solo ed esclusivamente la difesa a 4 ma riguardava il fatto che doveva imparare a diventare un po' più "tattico".

2) "Al Milan si è visto il vero Bonucci". Una frase che potrebbe condannare il 99% dei calciatori. Pensateci bene, prendete anche il vostro idolo calcistico. Quanti calciatori possono dire di non avere mai avuto un anno in cui non c'è stato il rendimento che ci si aspettava? Negli ultimi 15 anni possiamo dire che solo Cristiano Ronaldo e Messi hanno avuto una continuità di rendimento pazzesca (escludiamo questa stagione).


Quindi bisogna massacrare tutti i calciatori e usare quell'anno "no" come parametro per qualificarlo come scarso? Anche se il suo passato (o futuro) dice tutt'altro?

Sarebbe un qualcosa di decisamente stupido.


Al Milan possiamo dire anche altro.

Chi era, principalmente, il compagno di reparto di Bonucci nella difesa? Romagnoli. Un difensore che è prevalentemente "tattico", quindi una tipologia di difensore diversa da Chiellini e Barzagli (e non mi riferisco al valore assoluto).

A ciò va aggiunta anche la questione globale, una squadra (il Milan) che non stava decisamente rendendo bene e che non poteva garantire determinati risultati (nonostante il calciomercato sontuoso).

Tutto deve ricadere su un difensore? Certo, il tutto è stato ingigantito dalle pressioni che sono state create (e che magari Bonucci stesso si è creato) a inizio stagione.

3) "Barzagli e Chiellini rimediavano ai suoi errori", "Senza di loro non avrebbe mai fatto quella carriera"

La prima frase la vedremo con le immagini.

La seconda, invece, è un qualcosa di decisamente inadatto.


Come scritto prima, non è solo Bonucci ad aver tratto vantaggio da Barzagli e Chiellini, ma anche questi ultimi ad aver tratto vantaggio da Bonucci. Esiste il "difensore tattico" ed esiste il "difensore aggressivo". Insieme sono armi micidiali. E se Barzagli e Chiellini potevano andare costantemente sull'uomo è perché, dietro di loro, c'era chi lo copriva.

Poi stiamo parlando di due difensori fenomenali che se avessero dovuto comportarsi da "difensori tattici" avrebbero comunque fatto bene (rimanere a quei livelli senza completarti non esiste) ma non avrebbero potuto tirare il meglio da loro stessi.


Ed è anche per questo che, quando la Juventus o la Nazionale giocava con la difesa a 4, Bonucci era intoccabile. Non solo per i suoi lanci lunghi (non è una componente così essenziale) ma proprio perché il suo equilibrio tattico poteva garantire ad uno dei due di poter dare il meglio andando sull'avversario.


Quindi quando si parla di Bonucci che ha avuto dei vantaggi nel giocare con loro due, bisogna anche parlare di come Barzagli e Chiellini abbiano potuto dare il meglio proprio grazie a Bonucci.

Quindi riepiloghiamo: una difesa a 3 non può non contare su calciatori che sanno marcare a uomo. Dei tre, Chiellini e Barzagli erano i migliori in questo.

Capitava, quindi, che entrambi potessero rompere la linea difensiva potendo contare proprio sulla copertura di Bonucci.

In questo caso vediamo Chiellini che abbandona la linea difensiva per andare su Oscar e continuare la propria corsa su di lui.


E questo accadeva anche con Barzagli, anche in posizioni più offensive del campo:

In questa situazione addirittura a ridosso dell'area di rigore per andare su Mata per effettuare una marcatura preventiva.

Tutto questo poteva accadere anche in caso di cross degli avversari:

Chiellini avanza, Barzagli e Bonucci rimangono in area di rigore per le marcature. Gli avversari non sono dei migliori sotto il profilo del duello aereo (Oscar e Hazard) ma se gli arriva sui piedi sanno essere decisamente letali (e l'importanza del duello difensivo risulta importante).


E proprio contro questo tipo di avversari potevamo assistere comunque a Bonucci che doveva difendere la profondità (dopo approfondirò meglio):

Ancora una volta Barzagli si stacca dalla difesa per andare su Mata mentre Hazard può correre in profondità avendo solo Bonucci come suo marcatore. Già da qui vediamo come Bonucci cerchi di lavorare con l'intelligenza tattica (ricerca del fuorigioco) e non sulla velocità (dove sarebbe svantaggiato).

Barzagli e Chiellini, però, quando la Juventus aveva la palla, non salivano solo per cercare le marcature preventive:

Qui vediamo una situazione simile a quella precedente con Barzagli che sale per andare su Mata mentre gli juventini stanno attaccando.

L'azione, però, prosegue:

Ed ecco come il difensore si ritrova nelle condizioni di poter ricrossare il pallone in area.

In tutto ciò, nelle retrovie accadeva questo:

Chiellini in marcatura preventiva su Hazard mentre Bonucci copre la profondità.


Ripeto: Bonucci garantiva l'equilibrio e permetteva a Barzagli e Chiellini di stare più in avanti.

E infatti l'azione poteva ripartire subito da lui che recuperava la palla:

Lui rappresentava l'ultimo uomo o il primo uomo, dipende da che prospettiva vogliamo vederla.


In questa partita c'era Hazard come "attaccante centrale" (sappiamo bene, poi, che le sue caratteristiche sono diverse dalla classica prima punta) e, quindi, poteva costantemente cercare il duello contro Bonucci. Le differenze fisiche e atletiche sono evidenti. E, in questi casi, Bonucci deve continuare ad utilizzare la sua intelligenza tattica.


Ripartenza veloce del Chelsea fatta partire da Cech:


Il lancio è proprio per Hazard che può cercare di attaccare la profondità, decisamente ampia:

Barzagli, come abbiamo visto prima, era salito per andare su Mata e, quindi, in quella zona del campo Bonucci ha il completo duello contro un calciatore veloce come Hazard.

L'idea di Bonucci è stata fin da subito di evitare il duello fisico con l'attaccante. Con il campo aperto non aveva senso ed ecco che vediamo il difensore staccarsi per proteggere la profondità, cercare di ritardare l'azione del Chelsea per aspettare i rinforzi (Barzagli compreso).

Hazard, però, prova a correre in profondità autolanciandosi ma Bonucci trova il tempo giusto per mettersi davanti a lui e recuperare ancora il pallone.


Un duello vinto senza nessun contrasto, senza la ricerca del contatto fisico (ricercato da Hazard per recuperare il pallone) e, soprattutto, vinto con una metà campo da proteggere.


Magari avremmo potuto vedere Barzagli/Chiellini che avrebbero cercato il contrasto fin da subito. Ma qui c'è proprio la differenza tra il difensore "tattico" e "aggressivo".


Quando, invece, la porzione di campo da coprire è minore, Bonucci si è potuto permettere di cercare proprio il contatto fisico con Hazard:

Il tutto favorito dal pallone alto (in cui Hazard è svantaggiato). Ma anche qui un'altra situazione di 1vs1.

Eppure la mossa di Bonucci rappresenta, nuovamente, un qualcosa di intelligente.

Il difensore, infatti, non colpisce il pallone nonostante la possibilità nel farlo:

La sua è una finta per far scorrere il pallone verso Buffon. Un recupero del pallone avvenuto senza toccarlo, un "ripartiamo da dietro invece di rilanciarla in avanti senza avere la certezza di avere il possesso".


E la sua intelligenza la possiamo intravedere anche negli anticipi. La preparazione per questo gesto è diversa rispetto a quella di calciatori come Barzagli e Chiellini ma anche qui bisogna considerare l'avversario. In questo caso abbiamo un altro 1vs1, questa volta il difensore deve vedersela contro Mata:

La distanza tra i due è notevole. Altra dimostrazione del suo essere "tattico".

Eppure il difensore riesce a prendere il tempo e il pallone ad un calciatore così rapido nel breve:


Ora ripropongo un'immagine di questa stagione (che Bonucci aveva apprezzato con un like su instagram):

Nelle prime due immagini vediamo quanto fatto in precedenza con Mata: distanza (nessun contatto) e anticipo. Ripeto: uno come Chiellini, ad esempio, avrebbe cercato il contatto puro con Lukaku.


Nella terza immagine, invece, vediamo Bonucci che non cerca il contatto ma che sale per lasciare l'attaccante in fuorigioco.


Anche qui altra intelligenza tattica.

Insomma, Bonucci ha fatto parte di una grandissima difesa, la BBC (o BBBC) e quel trio funzionava proprio perché c'era complementarietà, le caratteristiche erano ideali per i propri compagni.


Il problema è che ci si innamora di più di calciatori che rimangono attaccati all'avversari e che provano mille contrasti. Ma non tutti i difensori sono così e non per questo significa che chi è un "difensore tattico" sia più scarso.

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