Tomori e Romagnoli hanno annullato Immobile
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  • Immagine del redattoreMondo Calcistico

Tomori e Romagnoli hanno annullato Immobile


Pioli ha cercato di far bloccare Immobile e quando i difensori centrali non ci riuscivano interveniva Sandro Tonali. La Lazio ha sofferto tantissimo quando c'era da cercare il proprio riferimento offensivo centrale e la questione non riguarda solo Immobile ma anche il subentrante Muriqi nei minuti finali. Prendo i dati della Lega Serie A. Immobile ha ricevuto una pressione impressionante palla al piede: 75,57%. Ci si avvicina Muriqi con 73,25%. Per far capire il dato, per chi non lo ha ancora metabolizzato, il calciatore che ha subito più pressione palla al piede del Milan è stato Brahim Diaz con il 67,75%. Togliendo loro tre vediamo Rebic e Basic rispettivamente a 63,26% e 63,90%. L'attaccante della Lazio non ha ricevuto solo una pressione costante palla al piede ma anche senza palla con delle marcature molto strette.

Tomori e Romagnoli hanno disputato una partita clamorosa sia a livello individuale che a livello di reparto. E Immobile non è riuscito a vincere i duelli né quando veniva chiuso dai due difensori centrali e né quando c'erano duelli singoli. Soprattutto nel primo tempo, Immobile è stato lasciato un po' in balia di sé stesso senza aiuti particolari dai propri compagni. Notevole lo scontro tra Kessié e Milinkovic-Savic. I due difensori hanno agito in superiorità numerica in tante situazioni e il resto della squadra (difensori esterni e centrocampisti centrali ed esterni) dovevano proprio garantire equilibri e impedire eventuali aiuti per Immobile. L'attaccante laziale doveva, insomma, stare il più possibile isolato. Partiamo da un semplice 2vs1 creato dai difensori del Milan.

La densità creata dai due difensori centrali è notevole, anche a costo di lasciare Calabria e Theo Hernandez da soli contro Felipe Anderson e Pedro, due calciatori che hanno una buonissima propensione nei dribbling e, di conseguenza, nella superiorità numerica. Notevoli le prestazioni di Florenzi, Tonali e Kessié negli aiuti.

Proprio riguardo questo vediamo Felipe Anderson inizialmente lasciato solo contro Calabria ma con Tonali che va subito ad aiutare.

In queste situazioni è facile vedere il difensore centrale di riferimento (in questo caso Tomori) avvicinarsi al proprio compagno di squadra (Calabria) per cercare di aiutarlo. Tomori, però, rimane comunque alto e in controllo su Immobile su cui c'è anche Romagnoli pronto a proteggere le spalle del compagno di reparto.


Conosciamo bene Felipe Anderson: se punta un avversario lo sa saltare.

Ed ecco che l'attaccante esterno della Lazio si libera dei due difendenti e cerca subito Immobile che attacca la profondità correndo alle spalle di Tomori. Ancora in questo caso vediamo Tomori che continua la corsa per proteggere la profondità e non un accenno di duello nei confronti di Felipe Anderson che, effettivamente, ha campo davanti a sé. Felipe Anderson, però, decide di lanciare lungo per Immobile ma Tomori intercetta. Romagnoli era comunque in controllo (in questa immagine lo vediamo rilassato proprio perché ha capito che Tomori ci sarebbe arrivato).

Conosciamo bene anche Immobile e la sua ricerca della profondità.

In questo caso vediamo Tomori e Romagnoli (assieme a Calabria ovviamente) che corrono subito verso la propria porta applicando molto bene l'elastico difensivo e il dettame di "palla scoperta". La velocità è stata notevole proprio per evitare un eventuale lancio per Immobile che sguazza in queste situazioni. I difensori si allontanano da lui e non si preoccupano di un eventuale passaggio corto sui suoi piedi. Quella risulta essere l'arma migliore per la fase difensiva milanista.

I due hanno lavorato di reparto molto bene anche quando c'era da effettuare preventive sia in marcatura che sulla protezione della profondità.

In questo caso vediamo Romagnoli che effettua un duello (aereo) contro Immobile con Tomori che, giustamente, copre il proprio compagno di reparto.

E se per Immobile era difficile contrastare i difensori avversari in questo modo, lo era ancor di più quando c'era da combattere sia con uno che con l'altro:

E ovviamente il tutto era invertito tra i due difensori:

Insomma, Immobile era solo e i due difensori gli tenevano testa.

I due difensori erano pronti a contrastare Immobile anche quando lui non era il primo ricevente del pallone.

In questo caso vediamo Milinkovic-Savic ricevere il pallone (con Kessié su di lui come accennato prima) ma soprattutto vediamo Tomori che si fionda subito su Immobile per rendergli la vita più complicata in caso di passaggio di prima intenzione da parte di Milinkovic-Savic. Dietro, ovviamente e giustamente, Romagnoli pronto a tutto.


In una situazione c'è stato addirittura Romagnoli che pur di andare su Immobile si è avvicinato all'area di rigore della Lazio:

Romagnoli era in marcatura su Immobile che stava cercando di prendere un pallone vagante ma il difensore si fionda sul pallone cercando addirittura il tiro in porta.

La pressione era tanta e le marcature erano rigide.

Ho voluto mettere in evidenza due situazioni in cui Immobile è riuscito ad eludere le marcature dei due difensori ma, purtroppo per lui e per la Lazio, le azioni non sono andate a buon fine. La prima riguarda uno smarcamento di Immobile che si ritrova solo e lontano da Romagnoli.

In questa azione Immobile va verso la palla e Acerbi gli passa la palla. Il problema per la Lazio riguarda Tonali:

Il centrocampista del Milan intercetta il pallone ed impedisce ad Immobile di ricevere completamente solo e libero di potersi girare.

Se in quel caso si sono visti la bravura e i meriti di Tonali, in quest'altra azione vediamo qualche demerito di Immobile.

Immobile riesce a ricevere la palla con Romagnoli che è a distanza.

Immobile riesce a vedere lo smarcamento di Pedro ed effettua un bel passaggio.

Pedro ripassa la palla ad Immobile che si ritrova in questa situazione.

Il problema è che Immobile non vede in tempo l'inserimento di Luis Alberto.

La Lazio poteva trarre tantissimi vantaggi da questa situazione potendo contare anche su una evidente superiorità numerica contro difensori del Milan che erano costretti a rincorrere.


Immobile, però, non effettua quel passaggio:

Da lì in poi si verifica un duello con Tomori e nel frattempo il Milan si riposiziona (anche se alcuni calciatori fuori ruolo) e rallenta tantissimo l'azione della Lazio. Risultato:

Immobile torna indietro e azione promettente della Lazio bruciata. Da notare anche che Tomori rincorre comunque Immobile, anche se poco offensivo e anche se potenzialmente c'era Theo Hernandez in quella posizione.

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