Come è andato Eriksen centrocampista centrale?
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  • Immagine del redattoreMondo Calcistico

Come è andato Eriksen centrocampista centrale?


Antonio Conte, nella partita di ieri (13/01/2021) ha provato dal primo minuto Christian Eriksen come centrocampista centrale di un centrocampo a 3, davanti alla difesa. Parto da una piccola premessa: aspettarsi che di punto in bianco Eriksen faccia una partita del miglior Pirlo è sbagliato. Ovviamente Conte lo ha provato in allenamento, lui e il suo staff gli hanno dato le giuste indicazioni e verificheranno se questo esperimento può essere riproposto più volte. Ma quando si sposta un calciatore in un altro ruolo, soprattutto così particolare, va aspettato.


Ora elencherò tutti i pregi e i difetti di Eriksen centrocampista centrale.

Solo Kolarov e Amrabat hanno toccato più palloni di Eriksen in tutta la partita. Il centrocampista danese ne ha toccato 99. Un bel dato ma è un dato che può essere decisamente migliorato. Perché?

É capitato che in partita succedesse questo: Eriksen libero ma il compagno non lo serve. In questo caso è de Vrij che preferisce giocare la palla su Young. É anche un po' quello che succedeva quando Eriksen giocava trequartista. Il problema quale è? Lui che non si fa sentire? Lui che non si impone? O lui che sta andando fuori dagli "schemi"? Ovviamente dietro ad uno schermo non possiamo giudicare. Dovremmo far parte degli allenamenti, conoscere la situazione, conoscere lo stesso Eriksen e conoscere cosa chiede Conte. Ma un vertice basso di centrocampo deve imporsi toccando più palloni possibili. Altrimenti non diventa un regista ma un normale centrocampista.

E questo, come ho detto prima, succede anche in zone del campo più offensive.

Qui abbiamo Young che passa la palla a Skriniar e addirittura Vidal che quasi va a calpestare i piedi ad Eriksen. In questo caso Young ha preferito passarla a Skriniar per permettergli di crossare. Scelta condivisibile o meno, Eriksen aveva lo spazio per poter controllare il pallone e tirare in porta. Un'arma decisamente potente nel suo bagaglio. Ecco, è questo che vorrei si verificasse di più: Eriksen che viene cercato tantissimo. Ma ripeto, bisogna capire i motivi.

Eriksen, poi, ha alternato buone giocate ad altre più lente.

Qui lo vediamo che ragiona con la palla al piede. In teoria avrebbe Sanchez tra le linee ma preferisce passarla a Vidal.

Mentre qui verticalizza di prima intenzione su Sanchez. Come ho detto prima sono giocate che deve migliorare attraverso l'esperienza. Eriksen non è abituato a ritrovarsi in determinate situazioni, così come non è abituato ai ritmi del centrocampista centrale davanti alla difesa.

A volte Eriksen si è abbassato per cercare di respirare e di evitare le marcature avversarie.

É vero, se si abbassa così tanto diventa meno pericoloso. Ma immaginate se, con i giusti movimenti, Eriksen si ritrova ad essere solo, puntato verso la porta e con un Lukaku, un Hakimi pronti a ricevere il pallone. Questa può essere un'arma decisamente utilizzabile.

E poi c'è la fase difensiva. Una questione in cui Brozovic, tramite il suo posizionamento, è veramente bravo.

Eriksen ha fatto attenzione alla sua posizione ma, come detto prima, deve migliorare i tempi.

Qui lo vediamo che cerca di chiudere la linea di passaggio che c'è tra Igor e Bonaventura. Buon posizionamento.

Qui, però, lo vediamo sbagliare sia nella chiusura della linea del passaggio ma anche nel cercare di intercettare il pallone rivolto a Bonaventura. Qui Eriksen è saltato. Questione da migliorare.


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