La Francia del 1987
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La Francia del 1987

Articolo del 30 marzo 2018. Tutti i dati, le statistiche e i racconti si fermano a quella data.


Hatem Ben Arfa ha da poco chiarito il suo futuro: la sua avventura al PSG finirà a fine stagione.


Ancora non si sa quale sarà la sua prossima squadra, ma colgo l'occasione per parlare della Francia del 1987. Quattro giocatori che, potenzialmente, avrebbero potuto spaccare tutto ma che non verranno ricordati come dovrebbero.


Jérémy Menez

Samir Nasri

Hatem Ben Arfa

Karim Benzema



Quattro giocatori che hanno fatto innamorare tanti tifosi ma che, allo stesso tempo, sono riusciti a farsi odiare da altri tifosi o proprio da coloro che li tifavano.

Perché nel calcio è così. Ti ricordi delle giocate dei giocatori, ma poi pensi a come si sono bruciati, e lì non riesci ad andare oltre.


JEREMY MENEZ:

Partiamo dal giocatore che più conosciamo in Italia.


All'età di 21 anni arriva alla Roma. Non si fa certo notare per i suoi gol (solo 12 in 113 presenze totali), ma si fa notare per la sua enorme imprevedibilità e per il suo ottimo talento. Dopo 3 stagioni si accasa al PSG sperando in una svolta nella propria carriera.

Il PSG ha gli sceicchi che si sono insidiati da poco, e vogliono vincere tutto. Tuttavia, non va come tutto dovrebbe andare. Se nelle prime due stagioni ci si poteva aspettare di più, nella terza stagione Menez è un vero e proprio disastro. Solo 26 presenze stagionali condite da 2 gol (entrambi in campionato) e la decisione di venderlo arriva senza troppe incertezze.


A prenderlo è il Milan (a 0) nella stagione 2014-2015. Con Pippo Inzaghi, Menez fa una stagione incredibile, riuscendo a fare la sua miglior stagione in termini realizzativi: 16 gol in 33 presenze in campionato. Viene messo constantemente come "falso 9" e Menez ingrana decisamente adattandosi alla perfezione in quel ruolo. Sembra essersi finalmente ripreso, pronto ad esplodere nuovamente, ma non sarà così. In quella stessa stagione prende 4 giornate di squalifica a causa di un errore di Giacomelli e a causa sua: Giacomelli lo espelle per errore confondendo Menez con Mexes, Menez non ci vede più e insulta l'arbitro.

Il 20 agosto del 2015 e Menez si fa male all'anca. Da lì in poi, tornerà solamente a fine gennaio per fare 10 presenze in campionato (con 2 gol). E anche la stagione al Milan non finisce nel migliore dei modi.


Menez decide quindi di tornare in Francia, questa volta al Bordeaux. Una stagione in Francia (31 presenze e 3 gol stagionali) per poi andare in Turchia, all'Antalyaspor, ma solo fino a gennaio, perché a gennaio andrà al Clùb America, una squadra messicana dove tuttora gioca.


Nella Nazionale francese ha fatto 24 presenze e 2 reti.

Ma la cosa che più impressiona è che la squadra che ha pagato di più per il suo cartellino sia la Roma. La Roma che lo ha preso 21enne spendendo 12 milioni, e da lì in poi, si spenderà sempre meno per lui.


SAMIR NASRI:

Da poco ricercato in Italia dal Benevento, è attualmente svincolato.


La carriera di Samir Nasri è stata un continuo crescendo: è passato dall'Olympique Marsiglia all'Arsenal e dall'Arsenal al Manchester City.


Il compito di Nasri non è certo quello di segnare e solo una volta arriva in doppia cifra in campionato (con l'Arsenal nella stagione 2010-2011). Ha dalla sua una buona quantità di assist (40 assist in 6 stagioni di Manchester City), ma più lo si guarda giocare e più si capisce che Nasri può diventare molto più forte.

Nella stagione 2015-2016, per lui, solo 13 presenze stagionali. Il Manchester City lo vuole vendere e si fa avanti il Siviglia che lo prende in prestito con diritto di riscatto fissato a 19 milioni. Un riscatto che non verrà concretizzato. Nella sua unica stagione al Siviglia, realizza 3 gol e 3 assist in 30 presenze stagionali. Il Siviglia e Nasri, non riescono ad accordarsi su determinate cose e il Manchester City esige i 19 milioni.


Stessa sorte capitata a Menez, arriva a Nasri. Anche lui si trasferisce all'Antalyaspor che lo paga 3,5 milioni.

La sua stagione dura esattamente quanto quella di Menez: a gennaio rescinde il contratto e in più si aggiunge anche la squalifica per doping data dall'UEFA. Cosa ha combinato? Un’autotrasfusione a scopo terapeutico alla quale si era sottoposto in una clinica privata di Losa Angeles. Questa cosa gli poteva costare 4 anni di squalifica, ma alla fine sono 6 i mesi di squalifica.


Con la Nazionale francese realizza 5 gol in 41 presenze, ma ciò che ha fatto più parlare è stato il suo auto-ritiro dalla Nazionale a causa dell'allenatore. Lo stesso giocatore ha dichiarato di non voler andare in Nazionale fin quando questa verrà allenata da Didier Deschamps.


HATEM BEN ARFA:

Come già detto prima, la sua ultima chance è andata. Ben Arfa andrà via dal PSG. Forse è il giocatore (dei 4) che avrebbe potuto fare di più, e invece è quello che ha fatto meno.

Marsiglia, Newcastle, Hull City, Nizza e PSG. Queste le squadre in cui ha militato e in mezzo ci sono due prestiti (il primo del Marsiglia per il Newcastle e il secondo il Newcastle per l'Hull City).


In totale, per il suo cartellino, queste squadre hanno speso 20,5 milioni di euro. Un giocatore con queste potenzialità, quella cifra li avrebbe dovuti far spendere per una rata. E invece è proprio così. 20,5 milioni spesi per il suo cartellino in tutta la sua carriera. C'è anche da dire che anche un po' di sfortuna c'è stata. In Premier League, con la maglia del Newcastle, è vittima di un intervento di Nigel de Jong, che gli procura una doppia frattura di tibia e perone alla gamba sinistra.


Ma cosa è successo al PSG?

Al PSG, nella sua prima stagione, realizza 4 gol e 7 assist in 32 presenze. Quest'anno, però, non ha giocato nemmeno un minuto.

A inizio anno è stato messo fuori rosa senza apparenti spiegazioni e il giocatore ha deciso di denunciare il club per mobbing. Ben Arfa non si è quasi mai allenato con la prima squadra e recentemente ha annunciato il suo addio. Attualmente, però, convive con un problema all'inguine e non si sanno i tempi di recupero.


Con la Nazionale francese ha realizzato 2 gol in 15 presenze


KARIM BENZEMA:

Se guardiamo la carriera degli altri 3 connazionali, sicuramente non potrà essere come quella di Benzema. Resta il fatto che, anche nella carriera di Benzema, c'è tanto rammarico.

Due sole squadre in carriera per lui: Lione e Real Madrid.

Con il Lione realizza 66 gol e 26 assist in 146 presenze, con il Real Madrid realizza 189 e 114 assist in 399 presenze. Nel totale: 545 presenze, 255 gol e 140 assist. Numeri impressionanti che non possono essere messi assolutamente a confronto con gli altri 3 connazionali a causa del ruolo e a causa della differente carriera.


Benzema resiste al duello con Higuain (che preferisce andare al Napoli per essere considerato a tutti gli effetti un titolarissimo) dopo alcune stagioni in cui i due si contendevano la maglia da titolare.

Benzema è un attaccante fortissimo e viene sottovalutato. Viene sottovalutato anche per il fatto che il suo talento e le sue potenzialità potevano farlo diventare ancora più forte. Ma nel Real Madrid è estremamente importante. Riesce a leggere i movimenti di Cristiano Ronaldo, riesce ad adattarsi in parecchie situazioni, riesce ad essere importante con sponde, gol e assist. Benzema viene comunque ben visto nello spogliatoio madrileno.


In Nazionale francese, però, poteva andare ancora meglio. La sua esperienza con la Nazionale francese finisce dopo 81 presenze e 27 gol (8° marcatore francese) l'8 ottobre del 2015 nella partita "Francia - Armenia 4-0", in cui Benzema realizzò una doppietta. Ma cosa è successo?

Benzema viene indagato per una minaccia ai danni di Valbuena: o 150.000€ o la diffusione di un video nel quale Valbuena aveva inscenato dei rapporti sessuali. Benzema, durante una telefonata con un suo amico, viene intercettato mentre confessa il fatto che nella vicenda, lui ha avuto un ruolo attivo. Da lì in poi, niente più maglia della Nazionale.

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