SFOGO DI CAMILLA, TIFOSA DELL'INTER FEMMINILE
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  • Immagine del redattoreMondo Calcistico

SFOGO DI CAMILLA, TIFOSA DELL'INTER FEMMINILE

Di seguito riporto lo sfogo di Camilla, una tifosa dell'Inter:


"Da molti mesi mi chiedo se esistano dirigenti dell’Inter femminile e come mai non sappiamo nemmeno che voce abbiano. Purtroppo di occasioni per metterci la faccia ne avrebbero avute molte. E invece, puntualmente, dopo l’ennesima imbarcata arrivano le giocatrici a dare messaggi di fiducia e continuità, quasi giustificando delle scelte di cui sono le prime vittime.


È un paradosso, loro non lo meritano e i tifosi non ne possono più. Abbiamo il diritto di conoscere le motivazioni per cui si continua ad andare avanti con un progetto che fa acqua da tutte le parti.

Perché altrimenti così siamo legittimati a pensare che l’Inter sia entrata nel calcio femminile solo per obblighi FIGC e per motivi di immagine.


Che importa se prendiamo alcuni tra i migliori talenti del calcio italiano e li bruciamo? Che importa se gettiamo fumo negli occhi e nei sogni di giocatrici e tifosi?

Forse è arrivato il momento anche di aprire una riflessione più ampia sull’ingresso delle squadre maschili nel mondo del calcio femminile. Perché se da una parte ci sono progetti solidi e dirigenti degni di questo nome, cui molto devono sia la Nazionale che i passi avanti in direzione del professionismo, dall’altra ci sono moltissime realtà, anche in Serie A, in cui si è saliti sul carro per il proprio tornaconto senza pensare alle conseguenze. Perché tanto le conseguenze non le paga chi è sul carro, ma chi ama davvero questo sport.

Abbiamo visto squadre senza alcun reale problema di bilancio iscriversi a categorie inferiori a quelle guadagnate sul campo dalle giocatrici per risparmiare cifre ridicole, altre non mettere a disposizione nemmeno gli impianti. Però va tutto bene perché agli atti risulta la squadra femminile e non si paga la multa.


Cari dirigenti dell’Inter femminile, se esistete forse è il momento di battere un colpo, perché questo silenzio noi non lo meritiamo. Le nostre giocatrici non lo meritano."

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